14 Nov Rubi Antiqua, dal collezionismo all’archeologia, Ruvo di Puglia e l’Europa
Dobbiamo tornare indietro fino al 2000 a.C. per trovare le prime testimonianze dell’esistenza di villaggi a Ruvo, in Puglia, in provincia di Bari e, ancora oggi, non ci ha rivelato tutti i suoi segreti e la sua storia. Con il passare del tempo, e grazie anche alle numerose dominazioni della zona – greca, normanna e borbonica – sono stati rinvenuti oggetti di grandissimo valore storico e archeologico e Ruvo, Rubi, è diventata famosa nel mondo.
Un interesse che ha visto nascere la collaborazione culturale tra partner italiani e francesi, uniti nella passione per l’archeologia classica, nel progetto “Rubi Antiqua“.
Rubi Antiqua ha studiato e approfondito la storia dell’antica città di Ruvo, per cercare di comprendere quali fossero le motivazioni di un intenso traffico di reperti archeologici fra Napoli, Parigi e Ruvo; per cercare di rintracciare le origini ruvestine di molte opere contenute in musei francesi ed europei, ma anche americani e russi. Rintracciare un’identità che ha legato questa cittadina al mondo.
Le ricerche sono state effettuate, da un lato, a Ruvo e il centro sono stati il Museo Nazionale Jatta e il Palazzo Jatta, con la sua biblioteca e gli archivi privati e, dall’atro, a Parigi, all’interno della Galerie Colbert, sede multiculturale che riunisce numerose ed importanti istituzioni francesi ed ospita il prestigioso Institut National d’Histoire de l’Art – INHA.
Possiamo ammirare le splendide collezioni del Museo Jatta grazie alla lungimiranza della Famiglia Jatta che, tra il 1820 e il 1842, si è impegnata per raccogliere i reperti in un museo “di famiglia” che diventerà poi museo nazionale. Grazie, soprattutto, a Giulia Viesti, madre di Giovanni Jatta junior, che convinse Ferdinando II, Re delle Due Sicilie, a rinunciare all’acquisto della collezione per riunirla a Ruvo. La disposizione che le opere oggi hanno nel museo è la stessa voluta dalla famiglia Jatta al momento della fondazione, un criterio “di bellezza”, secondo il gusto dell’epoca. Infatti, quelli più grandi, ritenuti più belli e più importanti sono collocati sopra colonne di legno, mentre gli altri nelle vetrine delle prime stanze.
I risultati del progetto Rubi Antiqua verranno presentati a Parigi, dal team condotto da Daniela Ventrelli dal 2014 ad oggi, nel corso del Convegno “Rubi Antiqua – dal collezionismo all’archeologia, Ruvo di Puglia e l’Europa” dove saranno presenti consulenti scientifici del progetto e ricercatori dell’equipe, storici dell’arte, archeologi e conservatori che illustreranno le diverse fasi seguite per la ricerca e gli obiettivi futuri.
L’appuntamento parigino si terrà all’Istituto Nazionale di Storia dell’Arte di Parigi (INHA), nella Sala Vasari, il 16 e il 17 novembre 2017.
Qui trovare il programma del Convegno che potrete seguire con gli hashtag #rubiantiqua e #rubiantiquaparis sui social.
“Evento svolto con il supporto dell’agenzia Pugliapromozione”