08 Mag #invasionidigitali al museo Ugo Guidi
Un pomeriggio diverso, ogni anno si ripresenta questa sfida, riuscire a far passare un pomeriggio diverso in luoghi non molto conosciuti alle masse, pubblicizzando l’evento attraverso i media di internet, creando una piccola squadra di persone che diano il proprio contributo.
Persone che conosci e che non conosci, riesci a metterti in gioco ed a creare qualcosa che senza la nuova tecnologia dei cellulari molto probabilmente non avrebbe un grande seguito.
Un pomeriggio uggioso quello di domenica 26 aprile, una giornata da pantofole e poltrona, ma c’era da invadere un museo al quale tengo particolarmente, essendo relativamente vicino a casa e perchè lo conosco abbastanza bene, dove è sempre un piacere fare una visita.
Passo a prendere un mio amico e poi vado, prima ero ad un matrimonio, dove ho dovuto interrompere il ricevimento subito dopo gli antipasti e con il benestare degli sposi, son partito.
Spero sempre nella partecipazione di tante persone, ma in una giornata per niente soleggiata non potevo sperare molto, ma nonostante tutto sono stato soddisfatto, circa 25 persone sono arrivate a curiosare e fotografare al Museo, mentre Vittorio Guidi, figlio di Ugo Guidi, illustrava le opere del padre.
Un museo familiare come mi piace definirlo, ti ci puoi sedere e fare due chiacchiere, come se fossi a casa di un amico, attorniato da sculture, libri e disegni, un’aria familiare che è difficile da respirare in un museo, ma che Vittorio Guidi ha voluto conservare e che, al dì là della particolarità dell’ambiente, risulta la caratteristica migliore.
Insieme alla storia di Ugo Guidi ogni tanto interveniva Lodovico Gierut o qualche visitatore interessato a far domande e raccontare curiosità. Progetti che possono nascere e delle interessanti notizie di un posto che ha fatto e che farà la storia di Forte dei Marmi.
Vorrei ricordare che questa invasione si è tenuta nel 101esimo anno del comune con gli organizzatori della grande mostra del centesimo anno del Forte ( Vittorio Guidi e Lodovico Gierut) e pochi giorni prima della centesima mostra al Museo Ugo Guidi che è andata a capitare con i 10 anni di attività come museo. Una serie di ricorrenze che difficilmente ricapiteranno.
Un pomeriggio diverso, non c’è che dire, anche un articolo diverso rispetto ai soliti di fine invasione, ma credo proprio che in questo caso si possa dire che chiunque voglia invadere questo piccolo museo nascosto in via Civitali, potrà scoprire molto di più di quanto avrei potuto scrivere in queste righe!
Giacomo Mozzi